Roberto Crippa
Gaetano Crippa, in arte Roberto Crippa (Monza 1921 – Bresso 1972) è uno dei rappresentanti dello Spazialismo. Dopo un inizio figurativo, molto vicino al cubismo, l’incontro e l’amicizia con Lucio Fontana, lo portano a firmare il Manifesto dello Spazialismo. Le sue opere rispondono perfettamente ai principi del movimento cui partecipa: dapprima con le celebri Spirali e successivamente con i Totem, i soggetti rappresentati da Crippa tendono a sfondare la bidimensionalità della tela ed espandersi nello spazio circostante. Figure astratte, geometriche, linee che seguono un andamento curvilineo, quasi circolare che illudono l’occhio dell’osservatore infrangendo la parete ideale che si colloca tra l’opera e il fruitore. Nella seconda metà degli anni ’50 si concentra su opere polimateriche che rimandano al simbolismo arcaico. Se i primi materiali utilizzati sono ferro, bronzo e acciaio, negli anni ’60 sperimenta anche con amianto, sughero e carta di giornale. Dopo un grave incidente aereo nel 1962, è costretto alla sedia a rotella e la sua produzione si orienta sul paesaggio astratto e polimaterico (Landscape). Muore nel 1972 durante un esercitazione in preparazione ai Campionati Mondiali di volo.