Giorgio De Chirico
Giorgio De Chirico (Volos, Grecia 1888 – Roma 1978) è il maggior esponente della Pittura Metafisica. Di origini greche, formazione accademica, viaggia per l’Italia spostandosi da Milano a Firenze (dove dipinge la sua prima Piazza d’Italia), per poi trasferirsi a Parigi. Nella capitale francese soggiorna presso il fratello Alberto Savinio; qui conosce la pittura dei contemporanei e acquisisce sicurezza come artista, nonostante il suo maggior periodo creativo risalga al ritorno dalla guerra, a Ferrara (dal 1917). Le atmosfere metafisiche erano già presenti nelle opere di De Chirico nel periodo prebellico, ma dopo l’incontro con Carlo Carrà, la sua tecnica si perfeziona. Atmosfere rarefatte, la luce diurna del Mediterraneo, architetture classiche, scenari silenziosi, senza tempo e senza spazio. Nelle scene di interno, compaiono oggetti slegati dal contesto in cui si trovano, le figure umane sono manichini senza volto, senza essenza, automi. Negli anni ’50 si concentra sulla realizzazione di vedute di Venezia e autoritratti in costume. Tra le opere più celebri dell’artista ricordiamo la serie delle “Piazze d’Italia” e degli “Enigmi”, il famoso dipinto “Le Muse inquietanti” e i numerosi Autoritratti.